VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO
La valutazione di impatto acustico è un documento tecnico che viene richiesto dai comuni in fase di progettazione di un opera oppure durante l'iter amministrativo di concessione o di autorizzazione di un'attività.
La valutazione di impatto acustico può anche essere richiesta esplicitamente da parte delle amministrazioni comunali, a causa di segnalazioni ed esposti da parte di cittadini che si sentono disturbati. In questo senso si pensi al classico bar che riproduce musica con stereo oppure agli impianti di condizionamento troppo rumorosi.
Quale è lo scopo della valutazione?
Lo scopo della valutazione è quello di dimostrare la compatibilità di un'opera o di un'attività rispetto alla normativa acustica vigente, eventualmente anche mediante l'introduzione di accorgimenti per contenere il rumore entro i limiti fissati.
Per semplificare, il territorio comunale è diviso in zone acustiche e per ognuna sono stabiliti dei limiti ben precisi circa il rumore che un'attività può produrre.
Prendiamo ad esempio il caso della valutazione effettuata per l'apertura di un nuovo bar privo di spazi esterni. In questo caso avremo che il rumore prodotto dall'attività sarà somma del parlare dei clienti, dei macchinari e degli impianti. Ora, una parte del rumore prodotto all'interno dei locali raggiungerà l'esterno passando attraverso le pareti, i solai, ecc (andrà valutato come è costruito l'immobile). Scopo della valutazione di impatto acustico è proprio analizzare se questo rumore emesso nell'ambiente esterno è fonte di disturbo oppure no.
Quando è obbligatoria?
La valutazione di impatto acustico deve essere effettuata per le seguenti opere:
- opere soggette a Valutazione di Impatto Ambientale;
- aeroporti, avio superfici, eliporti;
- strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali), secondo la classificazione di cui al D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni;
- discoteche;
- impianti sportivi e ricreativi;
- ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia;
- tutte le attività produttive ed esercizi pubblici che dispongono di apparecchi rumorosi, quali ad esempio bar, pub e ristoranti.
Da chi può essere redatta?
La valutazione può essere svolta solo da un tecnico competente in acustica, che è una figura professionale riconosciuta dalla Regione e qualificata su tutto il territorio nazionale allo svolgimento delle perizie fonometriche. Le valutazioni previsionali di impatto acustico redatte e firmate da persone non iscritte nell’elenco dei tecnici competenti, non hanno alcun valore, indifferentemente o meno che queste siano stato accettate dagli uffici del Comune, ASL o ARPA.
Il D.P.R. n. 227 del 19 Ottobre 2011 ha introdotto la possibilità di autocertificare la previsione di impatto acustico per determinati tipi di attività. All'allegato B del decreto sono elencate 47 attività per le quali è possibile depositare una dichiarazione del titolare che attesti il rispetto dei limiti sia assoluti che differenziali. Attenzione quindi a non commettere reato dichiarando il falso in autocertificazione. I limiti differenziali imposti dal D.P.C.M. del 14 Novembre 1997, infatti, possono risultare molto penalizzanti anche per attività che in apparenza non dovrebbero presentare problemi di impatto acustico.
Quali sono i contenuti della valutazione di impatto acustico?
Nella redazione di una valutazione di impatto acustico si fa riferimento ad alcuni criteri generali e contenuti essenziali:
- individuazione dei ricettori critici;
- descrizione della classificazione acustica del territorio su cui si localizza l’opera e/o l’attività’ oggetto di valutazione;
- descrizione della classificazione acustica del territorio su cui si localizzano i ricettori critici;
- descrizione dell’opera e/o del ciclo lavorativo ed identificazione di tutte le sorgenti di rumore;
- misurazione dei livelli sonori presenti prima della realizzazione dell’opera e/o insediamento dell’attività lavorativa;
- individuazione delle modificazioni dei percorsi e dei flussi di traffico prodotte dall’opera e/o dall’attività lavorativa;
- calcolo dei livelli sonori ai ricettori critici;
- verifica del rispetto dei limiti di legge;
- planimetrie riportanti l’identificazione di quanto sopra.
Quanto costa la valutazione di impatto acustico?
Il costo per una Valutazione di impatto acustico varia in base alla complessità dell'attività da analizzare. In generale, la quotazione è condizionata dal numero di sorgenti da analizzare, dall'eventuale uso di spazi esterni, dalla zona in cui ricade l'intervento, e dal numero di recettori potenzialmente esposti alle emissioni. Vi invitiamo a contattarci per ricevere un preventivo personalizzato.
Quanto tempo ci vuole per ottenere la valutazione?
Salvo casi particolari, riusciamo ad effettuare i rilievi fonometrici e a consegnare la relazione riassuntiva generalmente entro 14 giorni dalla conferma dell'incarico.
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